Lactarius sanguifluus (Paulet)
Sinomimi:
Hypophyllum sanguifluum Paulet,
Lactifluus sanguifluus (Paulet)
Cappello: 4÷15 cm, carnoso, da convesso a piano infine depresso. Margine involuto negli esemplari giovani. La Cuticola è liscia, viscosa se bagnata.’ Ha un colore che va dall’ocra pallido a rosso vinoso, con deboli zonature da arancio sporco a vinaccia, quasi sempre macchiato da zone verdastre. Lamelle: fitte, strette, poco decorrenti. Sono di colore incarnato tendente al rosso vinoso, maculate di verde dove fratturate o anche con la vecchiaia del carpoforo. Gambo: cilindrico e corto, attenuato alla base, leggermente pruinoso, dello stesso colore del cappello, decorato irregolarmente da numerosi scrobicoli rosso-vinosi tendenti al verdastro. Pieno, poi farcito, cavo e fragile. Tende a macchiarsi sempre più di verdastro come il cappello, sia dove fratturato o lesionato che con l’invecchiamento del carpoforo. Carne: soda, granulosa e facilmente fratturabile come in tutti i lattari. Biancastra e rosata, esposta all’aria vira al colore vinaccia. Latice poco abbondante, vinoso scuro, dolciastro. Odore debolmente fruttato e Sapore mite; Habitat: fruttifica in estate e in autunno, abbondante nelle pinete con Pinus nigra, Pinus sylvestris, Pinus pinaster e Pinus halepensis. Secondo la mia esperienza, e per le zone più interne dell’Italia centrale, predilige i boschi di pino di Aleppo (Pinus halepensis) ricchi di ginepro.
Nota: E’ specie COMMESTIBILE come tutti i lattari a latice rosso vinoso o rosso carota. Specie simili sono Lactarius deliciosus, che si distingue per il latice arancio vivo, quasi immutabile, il gambo corto e scrobicolato, il cappello arancio; Lactarius semisanguifluus con lattice color carota che vira poi al rosso vinoso; Lactarius salmonicolor simbionte esclusivo dell’abete bianco; Lactarius deterrimus esclusivo dell’ abete rosso. (Estratto da scheda Micoweb del Micologo : Giorgio Materozzi)