Amanita proxima Dumée
Sinomimi:
Amanita ovoidea var. proxima (Dumée)
Cappello: 4÷15 cm. Inizialmente emisferico campanulato, poi convesso fino a piano convesso, anche leggermente depresso al centro. Cuticola bianca in esemplari giovani, sfumata di crema in età più adulta; brillante, umida, sericea con tempo asciutto, liscia, a volte con residui della volva di colore ocraceo. Margine liscio, non appendicolato. Lamelle: bianco crema, fitte, spesse, libere, intercalate da lamellule, di varia lunghezza. Gambo: slanciato, cilindrico, con alla base un bulbo leggermente allungato, da pieno a midolloso bambagioso. Bianco, liscio al di sopra dell’anello, ricoperto da fitte squamosità cremose al di sotto dello stesso. Anello bianco ampio, semimembranoso, striato nella pagina superiore. Volva membranosa e consistente, alta e aderente al gambo, di colore ocra aranciato, fulvo rossastro, più o meno carico che spicca sul resto del carpoforo bianco. Carne: bianca immutabile, soda e fibrosa. Odore sgradevole, debolmente ma di salamoia di pesce, Sapore un po’ dolciastro che ricorda l’odore. Habitat: specie presente soprattutto nel centro e sud Italia, tipica dell’area mediterranea, esclusiva dei suoli calcarei, gradisce i boschi di leccio e roverella, ma anche le pinete costiere e le macchie mediterranee con pino d’Aleppo.
Note: E’ un fungo TOSSICO, che provoca intossicazioni con sindrome Norleucinica - Nefrotossica - Smithiana, che interessa non solo l’apparato gastrointestinale ma anche organi importanti come il rene e che può anche portare ad esiti gravissimi. A. ovoidea è specie che spesso viene con essa confusa, da cui si differenzia però per la taglia meno tozza, per l’anello più membranoso e consistente, non farinoso, e per il colore della volva, ocra arancio, fulvo rossastro, anche in esemplari giovani. (Estratto da scheda Micoweb del Micologo : Giorgio Materozzi)