Amanita fulva Fr.
sinonimi :
Agaricus fulvus Schaeff.
Amanita fulva f. alba (Courtec.) Contu
Amanita fulva Fr.
Cappello: 4÷10 cm.,, inizialmente campanulato glandiforme, poi mano a mano fino a quasi disteso appianato ma con un leggero umbone ±pronunciato, Glabro e debolmente vischioso con tempo umido, poi sempre asciutto, non ha mai, o quasi mai, residui di velo generale sul cappello, che se presenti sarebbero in forma di piccolo lembo del colore della volva. Il colore della cuticola va dal color caramello, fulvo, all’arancione o al rosso mattone opaco, più scuro nella zona discale. Il margine si presenta sempre nettamente e lungamente striato. Lamelle: non molto fitte, libere al gambo, intercalate da numerose lamellule tronche, sono inizialmente bianche negli esemplari giovani e freschi, per diventare poi con la maturità color crema o comunque soffuse di un debole rosa-salmone. La sporata in massa è di colore bianco. Gambo: si tratta di una Amanita che non ha apparentemente un velo parziale (anello), che invece si potrebbe rivelare (come un po’ in tutte le Amanita appartenenti alla Sezione delle Vaginatae o Amanitopsis che dir si voglia) da un’attenta osservazione alla base del gambo all’interno della volva. Il gambo è slanciato, cilindrico, più stretto nella parte alta va poi mano a mano allargandosi verso il piede, dove è avvolto da una volva (velo generale) membranacea ma sottile, alta e inguainante soprattutto nella parte più bassa, di colore bianco con qualche macchia color ruggine e sfumature sul rossastro nella parte interna. Il gambo , inizialmente pieno, è poi farcito e infine cavone cavo, biancastro o con tonalità concolori al cappello, pruinoso o decorato con piccole squamette o bande dissociate, disposte caratteristicamente a zig-zag. Carne: tenera e poco consistente, bianco-biancastra, può avere una lieve sfumatura bruniccia. Odore e sapore: non ha odore e sapore particolari, che spesso vengono definiti insignificanti o delicati. Spore: le basidiospore sono lisce, da globose a sublobose, 10÷13 µm. Habitat: si può trovare da Giugno a tutto l’autunno, in terreni acidi, sia in presenza di latifoglie ma si legge anche di aghifoglie. Certamente preferisce i castagneti, dove nasce nei pressi delle vecchie ceppaie se non anche al loro interno, dando la sensazione (errata) di essere una specie saprofita lignicola. Specie COMMESTIBILE DOPO PROLUNGATA COTTURA , TOSSICA da cruda o poco cotta. Non va quindi cucinata alla griglia. Nella prima fase di crescita è avvolta da un velo generale bianco e il suo ovulo ha forma oblunga. E’ una Amanita tra quelle definite correntemente senza anello (sezione Vaginatae ex Genere Amanitopsis). Fino a non molto tempo fa conosciuta come semplice varietà di Amanita vaginata, è poi stata elevata a rango di specie. Amanita fulva si distingue e dalle altre Amanite della Sezione delle Vaginatae, per il colore del cappello, giallo-fulvo, aranciato, per la volva macchiata di bruno-ruggine, e per la crescita caratteristica in esemplari singoli tra i residui legnosi,spesso anche alla base di vecchi castagni o all’interno di vecchi castagni marcescenti, tanto da apparire /erroneamente) come fungo saprofita lignicolo. (Estratto da scheda Micoweb del Micologo : Giorgio Materozzi)