Armillaria mellea (Vahl : Fr.)
Sinonimi
Armillariella mellea (Vahl : Fr.) P. Karst. 1881
Clitocybe mellea (Vahl : Fr.) Ricken 1915
Sicuramente tossico da crudo o malcotto, si raccomanda di cuocerlo bene e di non consumare esemplari che siano stati sottoposti ad un processo di congelamento anche parziale. Trattasi del famoso Chiodino. La grande variabilità cromatica del Cappello, va messa in relazione all'essenza vegetale su cui si sviluppa il fungo. E' di colore giallo-miele sui Pioppi, sulle Robinie e sui Gelsi. Brunastra sulle Querce, grigio-nerastra sul Sambuco e bruno-rossiccia sulle Conifere. Questo fungo, reputato da molti tra i migliori e periodicamente oggetto di spietate cacce autunnali, é, in realtà, uno dei maggiori responsabili degli innumerevoli casi di intossicazione che, ogni anno, affollano gli Ospedali. E' un soggetto che necessita di accurata cottura, il gambo, in particolare, è talmente fibroso da dover essere totalmente eliminato, prima di procedere alla necessaria prolungata bollitura (circa 30 minuti) anche per evitare frequenti sgradevoli blocchi della digestione. Si ricorda inoltre che, tra i funghi lignicoli e cespitosi, troviamo molte specie confondibili con le Armillaria, tra le quali alcune decisamente pericolose. Il Cappello, carnoso a forma di chiodo, membranoso, umbonato al centro di colore giallo-miele, rossiccio, brunastro, possiede orlo sottile appena striato. Le Lamelle, relativamente fitte e leggermente decorrenti sul Gambo, sono di colorebianco, rosate a chiazze rossastre. Il Gambo é cilindrico, ingrossato alla base, saldato con altri esemplari (cespitoso), pruinoso e di colore giallo-brunastro. L'anello é bianco, giallino, striato e persistente. La Carne é soda nel Cappello e nella parte superiore del Gambo. L'Odore é fungino, il Sapore dolce-acidulo con retrogusto amarognolo. Cresce in Autunno come parassita di ceppi e tronchi di albero, ai quali causa spesso la morte. COMMESTIBILE (Estratto da scheda Micoweb del Micologo : Giovanni Di Bella)