Amanita caesarea (Scop.)
Sinomimi:
Agaricus aurantiacus Bull., Herb. Fr.
Agaricus aureus Batsch, Elench.
Agaricus caesareus Schaeff.
Agaricus caesareus Scop.
Cappello: 6÷18 cm. Negli stadi iniziali tutto il fungo è protetto da un velo generale (volva) bianco che lo fa somigliare ad un uovo, come altre specie appartenenti al genere Amanita. Con la maturazione da globoso diventa emisferico fino ad appianato. Di colore rosso arancio ± vivace, raramente vi si possono osservare residui del velo generale, se non in forma di ampie placche membranose, facilmente detersibili. Il Margine presenta una striatura evidente anche in esemplari molto giovani. Lamelle: unica specie del genere Amanita ad averle di colore giallo oro, sono fitte, libere, intercalate da lamellule tronche. Gambo: cilindrico, robusto e slanciato. Anch’esso di colore giallo, non è bulboso alla base ed è agevolmente separabile dal cappello. Anello anch’esso giallo, ampio, ricadente e membranoso, striato, residuo di un velo parziale che protegge negli esemplari non maturi, la parte fertile del carpoforo (le lamelle). Alla base si trovano i residui di un velo generale (la volva), bianco, ampio, spesso e membranoso, con il bordo libero. Carne: gialla in superficie, bianca internamente. Odore e Sapore lievi, ma decisamente gradevoli. Habitat: esige terreni caldi ed asciutti, cresce in estate e in autunno soprattutto nei boschi di castagno, cerro e roverella, quercia da sughero, ad altitudini inferiori agli 800÷900 m. Più raramente sotto leccio o nelle faggete di bassa quota. In Sardegna l’ho personalmente trovato anche in pineta pressoché pura, ma con molto cisto nel sottobosco. OTTIMO COMMESTIBILE (Estratto da scheda Micoweb del Micologo : Giorgio Materozzi)