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Etimologia: Dal latino regius = attinente al re. Per le sue qualità ed il suo aspetto.

Il Cappello è, inizialmente, quasi sferico, poi più allargato, da convesso a quasi piano. Il colre va dal rosa carico, al rosso lampone, al rosso vermiglio o carnicino più o meno scuro. Con l'età, decolora verso tonalità beige-giallastre. I Tubuli sono fini, adnati, di color giallo-oro e, successivamente, olivastri. I Pori sono di un bel giallo-oro immutabili (o quasi) al tocco (un eventuale leggero viraggio tenderebbe al verde-bluastro). Il Gambo, rigonfio nella sua parte mediana e, a volte, bulboso o a forma di clava, è provvisto di un fine reticolo concolore. E' tozzo, corto, inizialmente panciuto, poi allungato con bulbo ingrossato. Di colore giallo chiaro o citrino, con macchie rosso vinose o brunastre, in special modo nella parte basale. La Carne è spessa, compatta, soda poi molle e, nei punti erosi dalle larve o dai parassiti, assume tonalità rugginose. Di Odore e Sapore gradevoli. Dalla primavera all'autunno negli anfratti umidi e sabbiosi dei boschi di latifoglie, in particolare castagni, querce, faggi, tigli e betulle, cresce a gruppi spesso confluenti alla base, tipico delle aree mediterranee calde. E' un buon commestibile (poco ricercato e raccolto, forse perchè associato ad altri Boleti tossici); da usare mescolato con altri funghi perché da solo viene digerito con difficoltà. Va consumato ben cotto. Adatto anche per l'essiccazione. Il gambo, spesso duro e coriaceo, deve essere eliminato.

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