Etimologia: dal latino croceus, colore zafferano, per il colore arancione del suo cappello.
Â
Fungo simbionte di grandi dimensioni, fino a 15cm., con Cappello prima ovoide, mammellonato, poi appianato, con colorazione pileica aranciata, con margine striato. Lamelle fitte, libere al gambo, bianche. Gambo lungo, cilindroide clavato , bianco, con presenza di fioccosità di colorazione aranciato pallido, che richiamano delle zebrature, privo di Anello. La Volva è ampia, spessa e membranosa, concolore al gambo esternamente, crema-aranciato all’interno. Carne bianca, Odore tenue, comunque gradevole, come di "uova sode"; un po' spermatico quando inizia a deperirsie. Sapore dolciastro, di nocciole. Buon commestibile dal sapore delicato, ma previa adeguata cottura ed eliminazione dell'acqua, ma velenoso da crudo, per la presenza di tossine termolabili, come tutte le Amanite del gruppo vaginata. Non sono tuttavia infrequenti gli avvelenamenti provocati da questa specie, a causa della somiglianza con l'Amanita caesarea che spesso viene consumata cruda, mentre la crocea, è commestibile solo previa accurata cottura. Abbastanza comune, cresce dall'estate all'autunno in boschi di latifoglia. Spesso è presente nei prati, tuttavia sempre nelle vicinanze di zone boschive. Ubiquitaria, la troviamo prevalentemente nei luoghi umidi, muschiosi ed erbosi.
Â
Video e Foto di Francesco Marotta - Copyright ® Micoweb.it - " Amanita crocea "
L\'Adobe Flash Player non è installato o è piu vecchio della versione 9.0.115!
.:. AVVERTENZA .:.Indicazioni o considerazioni, riguardanti la possibile commestibilità dei funghi trattati, contenute in questa SCHEDA, non devono in alcun modo essere condiderate indicazione sicura, per la raccolta ed il consumo degli stessi. Pertanto ci si deve astenere dal consumare funghi, solo sulla base di queste indicazioni o della presunta somiglianza con le fotografie pubblicate. Si declina pertanto qualsiasi responsabilità , sia penale che civile, derivante dalla inosservanza di questa avvertenza.